Nel 1962, dopo la chiusura temporanea del nightclub di New York Copacabana per lavori di ristrutturazione, il buttafuori del locale Tony Vallelonga deve trovare a tutti i costi un lavoro per mantenere la sua famiglia. Sfruttando anche la propria capacità oratoria, grazie alla quale si è meritato il soprannome di Tony Lip, l'ex buttafuori accetta così di lavorare per il pianista nero afroamericano Don Shirley, facendogli da autista e da tuttofare in un tour nel sud degli Stati Uniti, zona in cui è ancora in vigore la segregazione razziale dei neri. La casa discografica di Don impone a Tony il rispetto completo delle scadenze dei concerti e gli consegna una copia del cosiddetto Green Book, una guida turistica in cui sono indicati gli alberghi e i ristoranti nei quali gli afroamericani vengono accolti.
Il rapporto tra i due uomini è inizialmente diffidente e problematico, sia a causa dei pregiudizi di Tony che del carattere altezzoso di Don, che mal sopporta le sue abitudini rozze perché le vede come un insulto razziale; pian piano però Tony si rende conto dell'evidente talento di Don e comprende che, nonostante il pianista sia accolto trionfalmente durante i suoi concerti, subisce vessazioni e violenze proprio a causa dei forti pregiudizi contro i neri. A poco a poco tra i due uomini si instaura una forte amicizia: Tony salva Don dall'aggressione di un gruppo di bianchi in un bar e gli impone di non andare mai più in giro senza di lui; Don, d'altro canto, lo aiuta a scrivere lettere romantiche a sua moglie Dolores.
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